Sono sempre più numerose le opportunità di credito agevolato e i finanziamenti a fondo perduto per le donne che vogliono mettersi in proprio e fare impresa.

Di anno in anno aumentano le opportunità offerte dalla finanza agevolata per aiutare lo sviluppo dell’imprenditoria femminile. Non solo bandi europei ma anche iniziative del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero delle pari opportunità, oltre ai bandi delle singole regioni italiane.

I prestiti a fondo perduto sono sicuramente i più ambiti, perché non prevedono l’obbligo di restituzione del denaro, ma non sono l’unica forma di sussidio a favore dell’imprenditoria femminile in Italia. Altri esempi sono i prestiti a tasso zero o a tasso agevolato, particolari condizioni per le garanzie creditizie, sgravi contributivi ed interventi in capitale di rischio.

 

Bandi europei e non solo: chi può fare domanda?

Quando vengono pubblicati bandi europei o altri bandi a favore dell’imprenditoria femminile, le aziende che possono effettuare la domanda devono rientrare appunto nella definizione di imprenditoria femminile. Ma quali sono le imprese che effettivamente possono definirsi tali?

Ovviamente stiamo parlando delle libere professioniste e delle aziende individuali gestite da una donna. Ma non solo. Fanno parte dell’imprenditoria femminile anche:

  • le società cooperative o le società di persone la cui compagine societaria sia composta da almeno il 60% da donne;
  • le società di capitali in cui i 2/3 del capitale societario sia femminile ed il cui consiglio di amministrazione sia composto per almeno i 2/3 da donne.

Tutte le aziende che presentano questi requisiti possono fare domanda per i bandi europei e per tutti gli altri bandi a favore delle imprese in rosa.

È importante sapere, inoltre, che per avere diritto alle agevolazioni per l’imprenditoria femminile è necessario che i requisiti sopra riportati perdurino per almeno 5 anni dopo la presentazione della domanda.

 

Bandi europei e non solo: come presentare le domande?

Il meccanismo per l’ottenimento di questo dei finanziamenti posti in essere da bandi europei ed altri bandi, è più o meno sempre lo stesso e prevede alcune fasi:

  1. Prima di tutto è importante monitorare tutti i siti web degli enti che pubblicano questo tipo di bandi a favore dell’imprenditoria femminile, come i ministeri preposti, Invitalia o la propria Regione di riferimento.
  2. In secondo luogo è necessario presentare la domanda seguendo tutte le istruzioni di ciascun bando: invio della documentazione richiesta e redazione di un business plan.

In base al settore in cui opera l’azienda, al territorio in cui ha sede e ad altri parametri, è possibile trovare i bandi europei e gli altri bandi più adatti, caso per caso.

È bene ricordare che presentare la domanda per ottenere i finanziamenti a favore dell’imprenditoria femminile non è affatto semplice. Non solo perché esistono centinaia di bandi e trovare quello giusto, spesso, risulta complicato, ma anche perché le risorse finanziarie a disposizione di ogni bando non sono illimitate. C’è quindi un’ampia scrematura delle richieste e solo quelle migliori vengono approvate.

Fondamentale, quindi, è che la domanda sia compilata nel modo corretto, e che il business plan presentato sia convincente.