Da nord a sud come sta andando l’imprenditoria femminile? I dati diffusi da Unioncamere e InfoCamere scattano una fotografia delle donne che fanno impresa in Italia.

Come e quanto si sta sviluppando l’imprenditoria femminile in Italia? Quante sono le donne coinvolte e i settori preferiti per le imprese femminili? A dipingere un quadro ci provano i dati diffusi da Unioncamere e InfoCamere.

Si sa che le donne che fanno impresa in Italia sono in aumento, merito anche di un sistema di agevolazioni al credito determinato dalla legge 215/92 denomina “Azioni positive per l’imprenditoria femminile”, che ha consentito la concretizzazione di iniziative per l’erogazione di contributi a fondo perduto, prestiti e altri incentivi per le imprese costituite o da costituire, formate in prevalenza da donne.

Ma conoscere i trend di crescita delle imprese femminili e le loro caratteristiche principali, può aiutare a comprendere meglio questo fenomeno. Per le donne intenzionate a fondare la loro azienda, questi dati possono far capire quali sono i settori di maggior successo per l’imprenditoria femminile. Per i ministeri, invece, questi dati possono essere forieri di nuove soluzioni e iniziative a sostegno delle donne manager che vogliono mettersi in proprio.

 

I settori preferiti dalle imprese femminili

Quali sono i settori d’elezione dell’imprenditoria femminile? Secondo i dati di Unioncamere e InfoCamere sono due i settori nei quali le donne scelgono più spesso di fondare le loro aziende: l’istruzione e il welfare privato. Seguono la sanità e l’assistenza sociale.

Un quadro che disegna chiaramente un forte interesse delle donne a lavorare a favore delle altre donne e delle esigenze delle famiglie. Tutti i comparti preferiti dalle imprese femminili, infatti, si caratterizzano per un comune denominatore: l’offerta di servizi pensati per le famiglie e per le donne che lavorano.

Nel settore dell’istruzione, ad esempio, sono operative 9.600 imprese femminili che rappresentano oltre il 30% del totale. Sono 17.000, poi, le aziende in rosa attive nel campo sanitario e dell’assistenza sociale. Un trend di forte aumento si registra soprattutto tra le imprese femminili che offrono servizi per la cura e l’assistenza all’infanzia, come asili nido, baby-sitting e assistenza diurna per minori disabili.

 

Quante e dove sono le imprese femminili in Italia

Per avere un quadro complessivo sulla presenza e sulla distribuzione dell’imprenditoria femminile nel nostro Paese, ci sono altri dati interessanti.

Va detto, prima di tutto, che le imprese femminili sono complessivamente 340.000 in Italia e danno lavoro a circa 3 milioni di persone. Due dati che ci fanno capire l’importanza strategica dell’imprenditoria femminile nello sviluppo economico e occupazionale dello Stivale.

Per quanto riguarda le regioni con maggiore concentrazione di imprese femminili, al primo posto troviamo Lazio e Lombardia, che registrano non solo alti numeri di aziende in rosa già avviate ma anche ottimi trend di crescita.

L’iniziativa imprenditoriale femminile sembra essere meno forte, invece, nelle regioni di piccole dimensioni come Valle d’Aosta, Molise e Basilicata. Forse è proprio in queste regioni che si dovrebbe lavorare per migliorare l’incisività o la comunicazione delle agevolazioni fiscali dedicate all’imprenditoria femminile.