Le sfide vinte e le sfide ancora da vincere per l’AI dedicata alle donne

 

Insieme alle riforme digitali e ai movimenti sociali in corso per le pari opportunità, la salute femminile rappresenta al giorno d’oggi un nuovissimo settore della tecnologia. Settore che è stato definito femtech (letteralmente tecnologia femminile) e mira a sviluppare soluzioni digitali di intelligenza artificiale (AI) dedicate al benessere fisico e mentale delle donne.

 

Il processo è già in atto e sono tante oggi le aziende di tutto il mondo che nell’ultimo ventennio stanno realizzando applicazioni e dispositivi in grado di risolvere piccoli e grandi problemi prettamente femminili. 

 

Ci sono le applicazioni di monitoraggio del ciclo mestruale, ad esempio, e vengono continuamente lanciati sul mercato dispositivi innovativi per aiutare le donne in gravidanza e in allattamento, ma anche quelle in menopausa. Obiettivo: semplificare la vita delle donne e migliorare la salute femminile. Poi c’è il  progetto WONDER (Ostetricia neonatale femminile per la valutazione e riduzione della morte) sostenuto da HP Inc., che mira a ridurre la mortalità materna nelle aree in via di sviluppo. Insomma, l’intelligenza artificiale (AI) potrebbe avere un ruolo rivoluzionario nella vita delle donne. Ma saprà vincere la sfida? 

 

Alcune soluzioni di AI per la salute femminile

 

Tra le innovazioni di AI più importanti mirate a migliorare la salute femminile ne segnaliamo almeno tre che vale la pena raccontare. 

 

NextGen Jane sta realizzando un sistema di monitoraggio del ciclo mestruale che non è solo utile alla singola utente, ma che sarà in grado di realizzare un database per la ricerca sulla salute femminile in campo ginecologico. La piattaforma Smart Tampon sviluppata dall’azienda identificherà i primi biomarcatori per patologie quali endometriosi e cancro cervicale.

 

Poi c’è iBreastExam, che ha creato un dispositivo portatile che consente ai medici di identificare i noduli al seno non palpabili in pochi minuti. Questo strumento indolore e senza radiazioni è stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti e gli studi clinici sono stati un successo. 

 

Quanto ad intelligenza artificiale (AI), non possiamo dimenticare Bonzun: un’ostetrica virtuale inventata da Bonnie Roupé, che fornisce alle utenti utili indicazioni sulla crescita dei loro bambini e sui cambiamenti significativi di ogni fase dello sviluppo.

 

AI per la salute femminile: cosa può migliorare?

 

Oltre ai suddetti casi di assoluta eccellenza del settore femtech, lo sviluppo di AI per la salute femminile presenta ancora delle criticità. 

 

Per quanto riguarda le applicazioni di monitoraggio del ciclo e del periodo fertile, ad esempio, la criticità pare sia rappresentata dalla precisione degli algoritmi. Anche se stanno diventando straordinariamente popolari, la loro precisione nell’individuare il periodo dell’ovulazione è ancora oggetto di discussione tra gli esperti. E poi ci sono le criticità delle singole app: ad esempio Fitbit non è in grado di registrare le mestruazioni della durata di 10 giorni o più.

 

Altro nodo critico, poi, è la gestione di dati sensibili come quelli relativi alla salute femminile di ogni utente. Uno studio condotto da ricercatori della Columbia University School of Nursing, infatti, ha portato all’attenzione del mondo che 108 applicazioni di monitoraggio del ciclo mestruale disponibili gratuitamente non tengono traccia dei dati degli utenti in modo accurato.

 

Insomma, in quanto ad AI per la salute femminile, molto è stato già fatto ma molto altro si deve ancora fare.