Per mettersi in proprio è necessario investire: ma con quali soldi?
Le donne stufe di essere lavoratrici dipendenti sono sempre di più, anche in Italia. La voglia di mettersi in proprio è tanta, per dare spazio ai propri sogni e, perché no, regalarsi ritmi di lavoro compatibili con una famiglia e del tempo libero di qualità. Ecco quindi che cresce la voglia di imprenditoria femminile: donne che da sole, o con altre donne, danno vita a società e start up piene di potenziale. Ma per avviare un’impresa, si sa, ci vogliono soldi. E chi ce li ha? Le possibilità ci sono, viste le recenti politiche di finanziamenti agevolati dedicati proprio all’imprenditoria femminile, che ha creato oltre 3 milioni di posti di lavoro. Per ottenerli, però, è importante sapere dove trovarli.
Finanziamenti a fondo perduto per le imprese “rosa”
I finanziamenti a fondo perduto per l’imprenditoria femminile, messi a disposizione da enti regionali, statali ed europei, sono ormai tantissimi. Il loro vantaggio non da poco, rispetto ai prestiti, è che i finanziamenti a fondo perduto rappresentano soldi che non vanno restituiti (tutti o in parte). Si tratta, infatti, di finanziamenti di capitale senza vincolo di rimborso, per un minimo del 50% e un massimo del 80%: il resto è da restituire con rate mensili a tasso agevolato. Un’occasione da non perdere per chi vuole investire nella propria attività.
Quindi la prossima domanda è ovvia: chi eroga questi finanziamenti e come trovarli? Per cogliere al volo queste opportunità dedicate all’imprenditoria femminile è importante e necessario controllare periodicamente i siti internet degli enti regionali, statali ed europei preposti a questo genere di attività.
Una volta individuato un bando che fa al caso vostro, i passi da fare sono semplici:
- Partecipate al bando presentando domanda e tutta la documentazione richiesta
- Aspettate di sapere se riceverete il finanziamento
Generalmente la procedura è telematica, quindi avviene attraverso una piattaforma online. Qui sarà necessario compilare un modulo online, caricare gli allegati richiesti, tra cui certamente il business plan per la valutazione della fattibilità del progetto e la firma digitale.
Un esempio recente? Il Bando Innovazione Sostantivo Femminile 2019, gestito da Lazio Innova, la società della Regione Lazio per l’innovazione e il sostegno a PMI e startup, offre fino a 40.000 euro alle donne (libere professioniste, giovani imprenditrici e non solo) a capo di micro, piccole e medie imprese.
Il consiglio, quindi, per trovare fonti per la vostra idea di imprenditoria femminile, è di monitorare settimanalmente i siti delle vostre Regioni di riferimento, quello di Invitalia e di altri enti che si occupano di finanziamenti alle imprese.
Chi ha diritto ai fondi per l’imprenditoria femminile
Se la domanda che vi state facendo è “la mia azienda potrà ottenere finanziamenti a fondo perduto?”, qui vi spieghiamo quali sono i requisiti per partecipare a questo tipo di bandi dedicati all’imprenditoria femminile.
- libere professioniste;
- donne titolari di ditte individuali;
- società di persone, cooperative e studi associati le cui maggioranze dei soci o associati sono donne;
- società di capitali dove l’organo di amministrazione risulta essere composto per la maggior parte da donne
- consorzi composti per la maggior parte da imprese femminili
È il vostro caso? Allora cosa state aspettando? Forse c’è un bando attivo che aspetta proprio voi!