La tecnologia aiuterà a mappare i misteri femminili, dalle mestruazioni alla menopausa
Per anni la tecnologia si è dimenticata delle donne, ma qualcosa sta cambiando: arriva l’era della femtech
Per troppo tempo, la tecnologia ha dimenticato la voce delle donne. Ma è in atto un potente cambiamento tecnologico, guidato dai big data. Si chiama femtech, ovvero la tecnologia femminile. Con più dati si ottengono più approfondimenti e con più conoscenza si ottiene più spazio per agire. Con una maggiore accettazione socioculturale si ottiene una maggiore flessibilità: è così che la tecnologia femminile potrà aiutare le donne a vivere le vite che desiderano.
Come? Aiutandole a conoscersi di più, a prendere consapevolezza dei propri corpi e a superare i tabù. Con le applicazioni e i dispositivi dell’universo femtech, questo sta diventando possibile e piano piano si sta realizzando.
Come ha scritto Ida Tin, colei a cui si attribuisce l’invenzione del termine femtech: “Dal controllo delle nascite al monitoraggio del ciclo mestruale, dalle soluzioni per la fertilità al benessere generale, la femtech potrebbe fornire la liberazione tecnologica che la politica non è stata in grado di offrire. Questa nascente industria non è né sterile né distante. Tracciare e raccogliere dati su ciò che sta accadendo nel nostro corpo è un modo per imparare la sua lingua. Avremmo voci più forti se fossimo realmente connesse ai nostri corpi e non ci sentissimo costrette a rispondere alle aspettative del resto del mondo”.
Perché la tecnologia femminile è così importante
Dalla pubertà in poi, la vita ormonale, per una donna, è centrale, in ogni fase dell’esistenza. Ignoralo non è un’opzione, o comunque non dovrebbe esserlo. E invece ancora oggi, per molte ragazze e molte donne, questa parte così importante della loro vita è qualcosa di sconosciuto, indicibile, qualcosa di cui ci si vergogna di parlare. Pensiamo solo all’imbarazzo con cui ancora si chiede un’assorbente ad una collega quando il ciclo mestruale arriva inatteso!
La tecnologia femminile, invece, può sdoganare certi tabù, far capire alle donne che la loro biologia è naturale, qualcosa di cui non ci si deve vergognare. “Quando mi farà male il seno? Quando inizierà il mio prossimo periodo? Il mio ciclo è da considerarsi normale? Sarà il caso di vedere un dottore? Perché non riesco a rimanere incinta? Almeno una volta nella vita tutte le donne si sono fatte alcune di queste domande. Le applicazioni e i dispositivi del mondo femtech servono proprio per dare risposte, per incoraggiare le donne a chiedere e a parlare.
La femtech e il sesso
Non solo ciclo mestruale, gravidanza e menopausa: per le donne, anche parlare di sesso è stato per troppo tempo un tabù. E anche qui, la tecnologia femminile viene in soccorso. Fanno parte dell’universo femtech anche tutti quei dispositivi per il piacere erotico femminile, i sex toy. Sono infatti in commercio nuovissimi e creativi giocattoli erotici, progettati dalle donne ,che hanno forme molto diverse, come quello arrotondato a forma di uovo, con ganci per le dita, oppure quello a piccoli polpi che emettono vibrazioni e calore.
Tutto ciò che riguarda il settore della tecnologia femminile, anche e soprattutto in relazione al sesso, è in evoluzione. Pensato dalle donne per le donne, per cambiare quello stereotipo tutto maschile per cui il piacere dell’uomo viene prima di tutto.