Le alternative tecnologiche alla pillola anticoncezionale
Una delle più consolidate metodologie per il controllo delle nascite, si sa, è la pillola anticoncezionale. Tuttavia, questa soluzione non va bene per tutte le donne, soprattutto se assunta per periodi di tempo molto lunghi. Il nuovo millennio, quindi, ha dato vita a nuovi dispositivi per aiutare le donne che non lo vogliono, a non rimanere incinte, compresi in quella tecnologia femminile detta FemTech.
Sono tante, infatti, le controindicazioni della pillola anticoncezionale, come depressione, ritenzione idrica, aumento di peso, abbassamento del desiderio sessuale. Alcuni di queste, se compaiono, sono in contrasto con il concetto di benessere femminile. E allora come attuare un efficace controllo delle nascite senza ledere la salute delle donne? Dall’universo FemTech arrivano le soluzioni.
Le nuove tecnologie anticoncezionali
Alternativa più datata alla pillola anticoncezionale è il caro vecchio preservativo. Poi ci sono i contraccettivi ormonali non orali, come il cerotto anticoncezionale, l’anello e le iniezioni ormonali. Tuttavia ogni anticoncezionale ormonale ha le sue controindicazioni, che non sono molto diverse da quelle della classica pillola.
Grazie alla tecnologia in rosa, detta FemTech, però, sono in aumento i software e gli strumenti di diagnostica che si concentrano sulla salute delle donne, e in particolare sul controllo delle nascite.
Natural Cycles è la prima applicazione per dispositivi mobili per il controllo delle nascite digitale, addirittura approvata dalla FDA come forma di contraccezione efficace. Ma ci sono anche dispositivi per il monitoraggio della fertilità come Daysy, che sebbene non si pubblicizzi come contraccettivo, viene utilizzata dal 80% delle donne proprio per prevenire la gravidanza. Poi ci sono altre app, come Clue e Eve, che monitorando il ciclo mestruale possono essere efficaci indicatori dei periodi più o meno fertili.
Quindi come è possibile realizzare un efficace controllo delle nascite con le soluzioni offerte dalla FemTech? Se la tecnologia riesce a monitorare il ciclo mestruale, riesce anche ad individuare i giorni vicini all’ovulazione, in cui si ha maggiori probabilità di rimanere incinte. Avvertendo le donne in quei giorni, possono evitare il sesso oppure optare per l’uso del preservativo quando sono più fertili.
FemTech sostituirà la pillola anticoncezionale
Sono in aumento le donne che non sopportano più gli effetti collaterali della pillola anticoncezionale e degli altri metodi ormonali di controllo delle nascite. “Molte donne tra i 20 e i 30 anni – ha dichiarato infatti Holly Grigg-Spall, ambasciatrice di Daysy – ritengono che anche il loro partner debba prendere parte al processo di prevenzione della gravidanza e che non ci si dovrebbe aspettare che le donne subiscano ogni giorno le conseguenze della contraccezione ormonale”.
La naturale conseguenza di questa presa di consapevolezza, potrebbe essere la sostituzione della pillola anticoncezionale con dispositivi tecnologici di controllo delle nascite, da parte della maggioranza delle donne. Non a caso, secondo i dati della società di informazioni sanitarie QuintilesIMS, l’uso dei contraccettivi orali è già in calo. Fa da contraltare a questo dato l’esplosione della tecnologia al femminile FemTech, che si stima diventerà un mercato da 50 miliardi di dollari entro il 2025.