Circa 200 miliardi di dollari vengono destinati ai prodotti Femtech ogni anno. Ma quali sono gli sviluppi?

 

Quando parliamo di femtech parliamo letteralmente di tecnologia femminile, ovvero di soluzioni software, di diagnostica, prevenzione, prodotti e servizi che utilizzano la tecnologia per prendersi cura della salute delle donne. Ciò include la fertilità, la gravidanza e l’allattamento, la cura pelvica e uterina, l’assistenza sanitaria generale e molto altro.

 

Come è facile prevedere, fino adesso la maggior parte della spesa sanitaria si è concentrata sulla ricerca rivolta alla salute maschile. Ma la salute femminile, si sa, è tutt’altra cosa e impone soluzioni differenti. Nel Duemila, quindi, è arrivato finalmente il momento di concentrarsi sulla tecnologia femminile, ovvero su servizi e prodotti innovativi dedicati alla salute della donna. È arrivata l’era della femtech.

 

Le tendenze del mercato globale della femtech

 

L’industria della tecnologia femminile ha guadagnato molta attenzione nell’ultimo decennio e dimostra un immenso potenziale: la necessità di soluzioni tecnologiche diverse rispetto al genere viene sempre più riconosciuta. Circa 200 miliardi di dollari, infatti, vengono destinati a prodotti femtech ogni anno.

 

Oggi come oggi è l’Asia, trainata dalla Cina, a costituire il mercato di riferimento per l’utilizzo dei prodotti femtech. La Cina si sta orientando sempre di più verso un maggiore empowerment femminile: ciò offre l’opportunità a una nuova generazione di imprenditori di introdurre nuove tecnologie femminili in Asia. 

 

Anche le popolazioni di Africa e America Latina sono considerate consumatori di prodotti femtech ad alto potenziale. In entrambi i continenti, infatti, l’attenzione alle esigenze femminili è crescente. 

 

Europa e Nord America sono i continenti dove generalmente la tecnologia femminile viene sviluppata, ma rappresentano anche un grosso bacino di mercato. In generale, però, va detto che le società femtech d’oltreoceano generalmente registrano guadagni superiori. 

 

In tema di tecnologia femminile, invece, l’Australia risulta ancora indietro: gli investitori di questo continente non hanno ancora compreso fino in fondo il potenziale dei prodotti femtech, tanto che molte società si stanno trasferendo in Europa o in Nord America per trovare nuove e migliori opportunità di finanziamento.

 

Le opportunità di crescita della tecnologia femminile

 

La tecnologia femminile può crescere ancora molto in ogni continente. Sono almeno 4 le opportunità da cogliere al volo: 

 

1) Migliorare l’accesso alle cure per le donne in aree remote. Troppo spesso per le donne è difficile trovare adeguata assistenza medica e consulenza sanitaria. Ci sta lavorando CareNX Innovations, che offre una diagnostica integrata via smartphone accessibile fino alle donne nelle aree rurali. Ma anche altre compagnie sanitarie, come Maven Clinic e Celes Care, stanno lavorando a soluzioni femtech per rendere l’assistenza sanitaria accessibile alle donne nelle loro case.

 

3) Migliorare la salute riproduttiva. Fertilità, cure in gravidanza e cure materne sono aree fondamentali del settore sanitario. Grazie a tecnologie femminili innovative, il numero di servizi efficaci su questo fronte sta aumentando e di spazio di crescita ce n’è ancora tanto. 

 

4) Prevenire le malattie croniche specifiche delle donne. Si stima che l’onere economico per le malattie delle donne superi i 500 miliardi di dollari. Per questo è e sarà elevato l’impatto delle applicazioni femtech per la prevenzione e lo screening accessibile a una vasta popolazione di donne.