Salute delle donne: il futuro è nelle aziende che investono in soluzioni innovative e digitali
Quando la tecnologia incontra la salute delle donne, ecco che nasce l’era della Femtech. Questa parola, che nasce dall’unione delle parole “tecnologia” e femminile”, si riferisce a tutto quell’universo di applicazioni e dispositivi innovativi che in questi anni stanno invadendo il mercato trovando soluzioni nuove e alla portata di tutte, per la gestione della salute in rosa.
Vere e proprie invenzioni del nuovo millennio che riescono ad aiutare le donne in diversi campi come la fertilità, il monitoraggio del ciclo mestruale, la gestione e l’assistenza in tutte le fasi della gravidanza, ma anche soluzioni per migliorare il benessere sessuale femminile: insomma tutte quelle aree d’azione in cui l’utilizzo delle tecnologie digitali può intervenire per migliorare le condizioni di salute delle donne.
L’origine di questo concetto si deve a Ida Tin, CEO di Clue, una delle principali app che, dal 2013, caratterizza il settore Femtech. Da allora, l’interesse verso startup e compagnie dedicate allo sviluppo di soluzioni digitali per il benessere femminile è crescente. Non a caso, tra il 2015 e il 2018, le compagnie Femtech hanno raccolto oltre 1 miliardo di dollari di investimenti.
Le compagnie pioniere della Femtech
Quali sono le principali aziende che pensano alla salute delle donne trovando soluzioni digitali, veloci, semplici ed economiche? Cerchiamo di rispondere a questa domanda attraverso una breve panoramica delle principali aziende Femtech di grande successo negli ultimi anni.
Per quanto riguarda le applicazioni di monitoraggio del ciclo mestruale, in grado di dare anche indicazioni relative ai giorni di maggiore o minore fertilità, non possiamo non cominciare da Clue, l’applicazione nata dall’idea della coniatrice del termine Femtech Ida Tin. In pochi anni l’azienda della Tin è diventata un’affermata realtà nell’app economy, contando oltre 11 milioni di utenti dislocati in 180 paesi del mondo. Sulla falsariga di Clue, dal 2013 c’è anche Glow, di Max Levchin: anche questa app monitora il ciclo mestruale sulla base delle informazioni caricate dalle utenti e predice i periodi di maggior e minore fertilità.
Tra le innovazioni più interessanti portate dall’unione tra le nuove tecnologie e la salute delle donne figurano sicuramente gli innovativi dispositivi al servizio della gravidanza sviluppati implementando le più moderne tecnologie per rendere questo periodo meno stressante.
Bloomlife per esempio, ha inventato Bloomlife Contraction, uno smart device che analizza costantemente le contrazioni, così da consentire alle donne più apprensive di non confondere la contrazione vera e propria con un altro segnale fisiologico.
Un altro dispositivo Femtech a prova di ansia delle neo-mamme lo ha inventato HeraBEAT e si chiama HeraMED: per un monitoraggio costante delle condizioni di salute del feto e del battito, con un sensore connesso allo smartphone, senza dover andare ogni volta dal ginecologo. E poi non dimentichiamo la società Elvie, che ha lanciato con successo sul mercato un tiralatte wireless che senza rumore e senza tubicini, è più rispettoso del seno femminile e tenta di non far sentire le donne a disagio nell’atto di tirare e conservare il latte materno.