Lo smarthphone può aiutare ogni giorno ad aumentare il proprio benessere
L’80% degli italiani possiede uno smartphone, che utilizza ogni giorno non solo per telefonare ma soprattutto per comunicare con i social network e divertirsi con le applicazioni di gioco. Ma secondo la Global Mobile Consumer Survey 2016 di Deloitte, che ha indagato sulle principali tendenze che riguardano la tecnologia e i telefonini su scala globale, lo smartphone è sempre di più anche un supporto concreto alla vita quotidiana.
E quale supporto è più valido e concreto di quello alla propria salute? Ecco quindi nascere e crescere l’eHealth: un vasto mercato di applicazioni che si occupano di salute digitale. E non c’è da stupirsi: la vita è sempre più frenetica, con ritmi di lavoro e studio che troppo spesso ci fanno trascurare la salute. L’eHealth ci viene in soccorso, consentendoci di tenere sotto controllo il nostro corpo in pochi click: il resto lo fa l’applicazione facendoci risparmiare tempo.
E in Italia la salute digitale pare sia stata presa sul serio, almeno da quel 69,1 % degli italiani che nel 2017 ha scaricato un’applicazione eHealth (secondo un’indagine dell’Associazione dei Consumatori Adoc), che possiamo dividere in almeno 3 sotto categorie diverse: salute e medicina, fitness e benessere.
Le app della salute digitale piacciono solo ai giovanissimi
Sempre secondo l’indagine condotta dall’Associazione dei Consumatori Adoc, le app della salute digitale piacciono ai più giovani. È la fascia tra i 18 e i 25 anni, infatti, quella che mostra più curiosità e dimestichezza con l’eHealth e predilige e le applicazioni che legano la salute alla forma fisica. Troppa perplessità, invece, permane tra gli over 60, soprattutto in relazione alla conservazione e all’utilizzo dei dati personali. Un fatto confermato dall’Osservatorio “Innovazione Digitale in Sanità” della School of Management del Politecnico di Milano: più che inserire e gestire i propri dati clinici, per gli italiani eHealth significa prenotare visite o prestazioni online velocemente (51%), cercare informazioni utili sulle strutture sanitarie (40%), o sapere dove e quando ritirare i referti clinici (21%).
Insomma gli italiani sono ancora indietro in materia di salute digitale e la barriera sembra essere proprio la privacy: più della metà di chi ha scaricato e testato questo tipo di applicazioni si dice perplesso riguardo alla destinazione finale delle informazioni inserite.
Le più popolari app di eHealth
Anche se la maggior parte degli italiani non si è ancora abituata all‘eHeath, ci sono alcune applicazioni popolari che stanno registrando riscontri positivi in termini di scaricamento e utilizzo.
Ad esempio SkinVision: un applicazione sviluppata con due dermatologi, che sfrutta la fotocamera dello smartphone per monitorare pelle e nei. Ovviamente non si sostituisce al parere di uno specialista né può fare diagnosi, ma è un occhio in più per tenere sotto controllo l’evoluzione di macchie cutanee e nei.
Interessante applicazione eHealth è anche Body Temperature, che analizza il cambiamento di colore delle dita misurando la temperatura corporea. Una funzione aggiuntiva, poi, controlla la presenza di febbre verificando la frequenza cardiaca dal polso, fungendo da alternativa al termometro, quando si è fuori casa.
In fatto di salute digitale, amatissime sono anche le app dedicate al monitoraggio del sonno e i contapassi, le app per scoprire velocemente qual è la più vicina farmacia di turno nella propria zona e tutte le app di eHealth proposte dalle Regioni per l’accesso a dati e prestazioni su misura per ogni utente.